mercoledì 28 dicembre 2011

Politically correct

Quando ha sentito il prezzo di un souvenir sulla bancarella di un cingalese, un omone di accento nordico lo ha apostrofato: "ma sei pazzo?". Lo avesse detto a me gli avrei detto che pazzo era lui e "ir budello di su' ma'" e se avesse insistito avrebbe anche preso le "mani sur muso".
Ripensandoci, non sono ingrado di stabilire se questo sia un comportamento semplicemente razzista e, quindi di scarsa importanza perchè riconducibile alla sola stupidità, o vada annoverato a pieno titolo nel ricco catalogo della maleducazione diffusa, assumendo, quindi valore in senso assoluto. 
Se vogliamo dirla tutta, anche il termine "razzista" è sintomatico di pensiero distorto, diventa, infatti difficoltoso parlare di razze nell'ambito della specie umana, ad oggi non abbiamo riscontro di studi che confermino questa bizzarra tesi. Ma l'idea in questione ha fatto strada, soprattutto dove regna l'ignoranza, la supponenza e l'ipocrisia. È diventata un sentimento di massa, attorno al quale nascono "Masanielli" e "Leghe", il cui carico intellettuale è direttamente proporzionale a quello intellettivo.
D'altra parte, il nero "erudito" che mi apostrofa "amico" è maleducato quanto il deficiente che ho incrociato oggi, Se una persona, per quanto straniera, parla un italiano scelto, conosce la differenza fra il "tu" e il "lei". 
Ma, forse, non è neanche da esecrare quest'ultimo, venuto in contatto con un Paese dalla civiltà corrotta, quanto la società che lo raffigura. È il livellamento verso il basso che, come afferma sapientemente un amico conservatore, non è mai sintomo di crescita umana e ha arrecato danni di grave entità.
In un modo o nell'altro ci siamo arrivati e abbiamo aperto un'arena della maleducazione, che rappresenta adesso l'ambiente privilegiato per le relazioni umane..

lunedì 26 dicembre 2011

Sabbia

La vita è sabbia, nemmeno tanto fine, ma sabbia.
Se la metteremo dentro una doppia ampolla scandirà il nostro tempo e i nostri respiri, se la vorremo conservare nelle mani, si dileguerà, lentamente, ma inesorabilmente.

domenica 25 dicembre 2011

L'inno.

Uno degli atti più considerevoli del precedente governo è stato montare il caso "inno", ovvero i calciatori non lo cantano.Per mesi e mesi non si è discusso d'altro.
Poi, finalmente, questi mentecatti ultrapagati, hanno accondisceso a soddisfare questo primario sentimento popolare e hanno cominciato a cantare, prima dell'inizio della partita, l'inno nazionale, quello composto da Michele Novaro e Goffredo Mameli.
Tutti contenti e tutti soddisfatti..... 
C'è qualcuno fra quei deficienti che montarono lo sdegno nazionale su questo importantissimo caso, che ha informato i calciatori che le parole "coorte" e "corte"  non hanno lo stesso significato e che Mameli aveva  scritto "stingiamci a coorte", oppure basta che accennino il motivetto e poi possono dire qualunque cazzata venga loro in mente?
La domanda che mi viene è: "Ma lo conoscete l'inno nazionale, onorevoli?"

sabato 24 dicembre 2011

La vigilia di Natale

Anche quest'anno sta per arrivare, portandosi dietro la sua aurea di magia, seppure in tono minore. 
Anche quest'anno, nonostante tutto, le persone che si guardano in cagnesco per tutto l'anno, si sorridono e si augurano buone feste.
Anche quest'anno si rinnova la sagra dell'ipocrisia che è propria della nostra civiltà a mezzo servizio.
Anche quet'anno lo guardo passare restando alla finestra, non ho voglia di scendere in strada e incontrare mandrie che non stimo e che non stimano me.
Anche quest'anno abbiamo perso un'occasione e la vita continua a scorrerci accanto, nonostante noi, senza trascinarci via.

mercoledì 21 dicembre 2011

Suoni fastidiosi.

Due ragazzotti e una ragazza occupavano la pista ciclabile che percorrevo. Ho suonato il campanello perchè si scansassero, mi hanno mandato affanculo.... forse gli dava fastidio il campanello. La prossima volta che dovesse capitare, mi fermo e li ammazzo di botte.

giovedì 15 dicembre 2011

Clima

Per arginare la crisi incombente, il governo ha proposto modalità comportamentali a forte contenuto d'innovazione, che dovranno essere poste in essere dai cittadini italiani a partire dal primo gennaio 2012. 
Tali norme sono contenute nel "decreto salvapalle", che verrà presentato al Parlamento domani e sul quale non si potrà emendare alcunché, non essendoci margini di modifica.
Il decreto così strutturato, ottenuta la fiducia delle Camere, disporrà per l'anno 2012 quanto segue:
  • le vacanze si svolgeranno in un clima vacanziero
  • il lavoro richiederà un clima lavorativo
  • il riposo necessiterà di un clima tropicale, che favorisce una dignitosa sonnolenza.

La caduta 2

Volevo provare almeno una volta l'emozione del successo.
Volevo solo una volta, una e basta.... non volevo diventarne dipendente.
Insomma, volevo a tutti i costi provare l'emozione del successo.
Per coronare il mio sogno mi sono rotolato nel letto e sono caduto: una frana.

mercoledì 14 dicembre 2011

Dove sei?

Dove sei?
Dove sei tu che non ho conosciuto e che sei sparita prima di apparire?
Ci sei?
E se ci sei, dimmi dove sei. Non ne posso più di cercarti e non trovarti.
Una sola domanda mi esce direttamente dal cuore: esisti?
Se mi rispondi non potrai più negare.

Toh.....sono tornate le Br.....

Puntuali come la morte (mi si passi il termine) sono tornate a farsi sentire le voci del dissenso.... e io che mi ero preoccupato. Sono apparsi nel momento in cui c'è la possibilità di una ribellione vera contro il sistema e hanno fatto quello che sanno fare meglio: facilitare l'adozione di leggi speciali per reprimere il pericolo per la democrazia.
Gli anarchici, secondo la migliore tradizione, mettono le bombe... anzi, in ossequio alla crescente presenza del "telemarketing", le inviano per posta, come faceva la famosa "Postal Market", ai loro clienti e scatenano la caccia alle streghe degna dei nostri migliori anni di piombo.
I comunisti, invece, tornano a far sentire la voce delle Brigate Rosse, con un tempismo davvero encomiabile, rispetto al rischio che il salasso in atto nei confronti della povera gente, potesse essere pretesto di moti di piazza.
Non c'è che dire, meno male che ci sono i bombaroli e i brigatisti de noantri, altrimenti sarebbero potute accadere cose disdicevoli... che so, magari la ribellione dei poveracci contro chi vuole depredarli ulteriormente.
Bisognerebbe fare presente questa cosa al Presidente, magari potrebbe pensare di insignire questi gruppi benemeriti di un'onorificenza al merito della Repubblica....

Pensare

Penso a te e tu non ci sei.... sono io che non ti so pensare, o sei proprio tu che sei altrove? E se sei altrove, perchè non torni, così che possa pensarti e vederti, come è sempre stato...
Non puoi farmi abituare alla tua presenza e poi sparire e farmi venire le crisi di astinenza...... mi ascolti? mi stai sentendo..... Anita. parlo con te!

giovedì 8 dicembre 2011

I social network

È triste doverlo riconoscere, ma credo che i governi che si sono fin qui succeduti, hanno ben rappresentato la meschinità e la bassezza del popolo che li ha espressi.
Viaggiando per i vari FB o TW, si scoprono soloni de noantri che, con la naturalezza dell'ignoranza, sentenziano ricette e soluzioni per le criticità collettive, sparando a zero con una benda davanti agli occhi.

mercoledì 7 dicembre 2011

Lacrime e merda

La professoressa dell'ex Welfare, è come quel signore che voleva farsi visitare dal primario di oculistica, perchè ogni volta che si trovava ad andare d'intestino, produceva degli "anufatti" di dimensioni abnormi e si domandava come mai, in quel frangente gli occhi lacrimassero.
Per dirla coi puristi della lingua italiana, se alla nostra ministra sono salite le lacrime agli occhi, è evidente che la cacata doveva essere grossa assai.

sabato 3 dicembre 2011

Per mari e per Monti

Una volta c'era un camino sul cammino di Comino, lungo il quale si trovava una pianta di cumino. Oggi non solo non ci sono più cammini, ma anche i camini sono minoritari, sostituiti dai meno romantici termosifoni.
È una questione di stile, ma gli strali del perbenismo non lasciano molto spazio a chi, come Gertrude, decise di farsi la monaca di Monza, invece che l'autodromo.
I cavalli, sia vapore che no, sono una ricchezza della terra, solo la sciocchezza dell'umanità potrebbe sciupare questo dono. Ma come conciliare le esigenze di tutti? Non si può, non si può, non si può.

martedì 29 novembre 2011

Le Brigate Rotte

Lo sapevo che l'attenzione sociale avrebbe generato furto con scasso e Pande Arcate.
Siamo arrivati al punto e mes di non ritorno, noi popolo di apericene e happy hours, possiamo solo andare, anche venire...talvolta.
I lidi di Marzio sono stracolmi di bagnanti che auscultano la predica tentacolare.
Ma da che polpo viene la predica? Da che palpito si difende il difensore immunitario? Forse non tutto il sale vien per cuocere e un po' di pinze e un po' di ammonio inducono a dire "iohodato".
Il pensiero tassista a piedilista non è mai morto, neanche ferito, sonnecchia. È ora di debellarsi alle angurie di una classe dirigibile che tassa, classa e bile. E bolle, bolle, bolle!
Ponte a ponente è il faro del principe del foro, un furetto sempre in punta di fioretto o di fiorello, un vero feromone.
Noi, invece, siamo sempre gli stessi, e dobbiamo fare qualcosa...... ma anche no.
Affittiamo una stalla in cinque punti e rifondiamo la cioccolata nella Panda Arcuata.
È poco, ma pur sempre un inizo che potrebbe essere domani un moto di rivoluzione come quello della terra intorno al Silos.
Le parole sordide sono sempre quelle di allora, quando abbondava l'acido urico "gotta continua", "pasta dura senza verdure" e "godere operaio".
Da domani saremo nell'ombra.

lunedì 28 novembre 2011

Le sorprese

Ogni giorno è una scoperta e può nascondere una o più sorprese. Di questi tempi meglio sarebbe che le sorprese non ci fossero, ma non decidiamo noi l'andamento delle incognite, quindi non potremo fare altro che dare fondo al coraggio di vivere e giocarci tutte le carte nel tentativo di non soccombere.

giovedì 17 novembre 2011

Il salvatore della Patria

Sono esterrefatto dai plausi che riceve il liberale Monti, chiamato a salvare la Patria dalle perfide mani della speculazione internazionale. Monti è un conservatore, uomo di destra ed economista liberista. Come possa il suo arrivo essere accolto con entusiasmo da coloro che saranno le sue vittime, lo sa solo dio.
Non mi pare che i cristiani nell'arena romana applaudissero i leoni.

domenica 13 novembre 2011

Il popolo

Quando si sente parlare molto di popolo, significa che sta per arrivare la grande fregatura.
Una delle discussioni più accese di questi giorni riguarda la formazione di un governo che, a detta di alcuni Soloni dei poveri, non gode della legittimazione popolare, poiché non è stato votato in libere elezioni.
Dare dell'imbecille ignorante a chi professa simili tesi sarebbe l'unico atto degno di un essere umano, ma poiché la menzogna si sta diffondendo e una bugia detta da molti si trasforma in una una mezza verità, diventa opportuno richiamare alla memoria di quanti seguono pervicacemente i vari Ferrara, Sallusti, Santanché ecc., ovvero coloro che hanno nel cuore uno stato liberticida e dittatoriale in cui loro sono amici del tiranno, diventa opportuno, dicevamo, rammentare che 
  1. i cittadini italiani votano un Parlamento, non un Governo
  2. Il Capo dello Stato incarica (dopo le consultazioni con le forze elette),colui che formerà il Governo
  3. Il Governo si insedia se ottiene la maggioranza dei voti degli eletti in Parlamento
  4. Dare l'incarico di formare il Governo è prerogativa del Capo delle Stato e non del popolo
  5. Se un governo diviene dimissionario è dovere del Presidente della Repubblica vagliare le alternative nel Parlamento, unico organo eletto dal popolo.
Quanti in questi 20 lunghi, lunghissimi anni hanno negato questi elementari principi della nostra carta costituzionale hanno mentito ai loro interlocutori e a sé stessi.
Avere personalizzato il simbolo elettorale con il cognome di tanti bei signori nessuno, non ha trasformato la nostra Repubblica in uno Stato Presidenziale. L'Italia era e resta una Repubblica Parlamentare, con buona pace di quanti (mentendo) affermano il contrario
Quello che i millantatori avrebbero potuto fare, era cambiare la Costituzione e trasformare profondamente il nostro Stato. Non lo hanno fatto, probabilmente non lo hanno giudicato importante e hanno sbagliato.
Dichiarare che il Presidente del Consiglio della nostra nazione viene eletto dal Popolo è eversivo, terroristico e andrebbe punito colui che lo dichiara con l'ergastolo. 
La Carta Costitutiva è l'unica cosa oggettiva della nostra organizzazione sociale, basta prenderne atto e attenervisi. Andare meschinamente contro il dettato costituzionale non può che essere considerato tradimento.... e trattato di conseguenza.

mercoledì 9 novembre 2011

La caduta.

Non volevo parlarne, ne sono costretto dall'imbecillità umana.
La parabola si sta chiudendo, com'era nell'ordine delle cose e dell'anagrafe.
Ogni volta che accade assistiamo allo stesso patetico spettacolo, alcuni che abbandonano la nave, altri che negano, prima che il gallo canti tre volte, di averlo mai conosciuto, o frequentato.
Abbiamo dei comportamenti che avviliscono  e che, forse, sono antichi come l'uomo, come la sua vigliaccheria, ma questo non giustifica né lenisce il fastidio che si prova quando si assiste impotenti alla messa in scena della pochezza del nostro popolo.
Tutti si sentono coinvolti e impegnati nella ricerca dei colpevoli e nella cacciata dei tiranni. Nessuno e dico nessuno ammetterà di essere stato affascinato dalle promesse (per quanto false) e di avere tracciato una X sul simbolo del potente in decadenza. 
Le piazze si riempiranno di avversari della prima ora che vanteranno la vittoria, ma, contandoli, cominceremo dubitare che qualcuno lo abbia mai votato il tiranno, dovremo ipotizzare brogli elettorali, come se tutte quelle schede, che per anni hanno sostenuto il Capo al suo posto, fossero dei clamorosi falsi.
È la particolarità della nostra democrazia, nessuno ha mai perso, nessuno ha mai avuto colpe o responsabilità, tutti cambiano casacca con estrema disinvoltura e la caduta è rovinosa.
Ciononostante, non sono ancora riuscito a sentire dalla bocca degli avversari del vinto, quali saranno i loro provvedimenti, le loro mosse. La sensazione che colpisce è che l'impegno profuso per la "cacciata del despota" sia la summa dei programmi che l'opposizione ha avuto in tutti questi lunghi mesi. 
Nessuno che abbia spiegato cosa succede dopo, nessuno che abbia messo in colonna le azioni da compiere su un brogliaccio, così tanto per avviare la discussione. Chissà cosa succederà, lo scopriremo solo vivendo, cantava l'indimenticato Battisti. Adesso, per quanto riguarda il da farsi, ho il timore che i nuovi tiranni proclamino da un momento all'altro :"Un attimo, ci stiamo pensando, ci verrà in mente qualcosa.... prima o poi".

domenica 6 novembre 2011

Storie e parole.

I bambini adorano le favole, vogliono sentire i racconti, si vogliono immedesimare nei personaggi e immaginare con la fantasia l'azione che si svolge. Il racconto è parte integrante della vita degli esseri umani, aiuta a crescere, ad acquisire informazioni, a propsettare soluzioni.
Anche gli adulti adorano i racconti, sotto molteplici forme, che siano pieces di teatro, che siano film. La tradizione dei cantastorie non è nata oggi, esiste dalla notte dei tempi e, prima che la tecnologia ci mettesse a disposizione i nuovi mezzi di comunicazione (d'elite e di massa), costituivano il trait d'union fra la dura vita quotidiana e la leggerezza dei sogni e della fantasia.
Il racconto aggregava intorno al fuoco, nelle piazze, nei cinema e nei teatri, nei bar sul nascere della televisione. Il racconto è ora appannaggio di tutti, ma tutti separati, chiusi nei nostri alloggi di fronte al cantastorie elettronico personale, con un'offerta spaventosamente grande di racconti da ascoltare e nessuno con cui condividerlo.

domenica 30 ottobre 2011

Γνῶθι σαυτόν (Conosci te stesso)

Troppi sono caduti per proprie esclusive responsabilità. La tendenza a strafare porta solo sventura.
Il principio è conosciuto universalmente e, per quanto attributito da taluni a Talete, da altri a Chilone, sintetizza alla perfezione l'invito di Socrate a cercare la Verità dentro sé stessi, invece che vagare a vuoto alla sua ricerca nel mondo esterno, che è solo apparenze.
Conoscere sé stessi aiuta, sapere con esattezza le proprie propensioni, scandagliare con cura i propri limiti aiuta. L'analisi della realtà è un processo complicato e (spesso) doloroso. La verità è una materia da maneggiare con cura e consapevolezza. Chi non ha gli strumenti o la corretta preparazione è opportuno che si fermi allo stadio che può gestire e mai, come in questo campo, i peccati di presunzione si pagano, alle volte in modo salatissimo.
Fare il passo per quanto è lunga la gamba è un ottimo inizio, poiché per fare passi più lunghi occorre correre e la corsa richiede allenamento e perseveranza, o finirà con lo sfiancarci.

giovedì 27 ottobre 2011

Licenziamenti

È un dente che si deve estirpare quello della sicurezza del lavoro. L'inno alla libertà di mandare a casa i lavoratori senza giusta causa è stato composto e si accinge a diventare il motivo di maggior successo al festival dell'ipocrisia.
In un paese normale, la flessibilità è un valore irrinunciabile, poiché tutti i rapporti si basano sulla competenza, sulla professionalità e sulla trasparenza.
Nella nostra Italietta da due soldi no. Noi abbiamo nostalgia del caporalato, che tanto bene fece alle tasche dei potenti fino a tutti gli anni 60. La nostalgia del ricatto, della volontà di asservire, che è propria di tanta parte della classe padronale, è un elemento che si sta prepotentemente riaffacciando nella vita di tutti. "Ringrazia il cielo che ti do lavoro, invece di reclamare per condizioni più umane"
In un paese civile reclamare una mobilità del lavoro in funzione delle necessità dell'economia è cosa normale, quasi ovvia.
In una nazione normale i contratti a tempo o atipici sono pagati molto di più di quelli a tempo indeterminato, da noi sono diventati bacino di ignobile sfruttamento per giunta scarsamente remunerato.
Ha ragione il Presidente del Consiglio, siamo proprio un Paese di merda e la colpa, forse, è anche un po' sua, ma certamente è di tutti coloro che non hanno mai preso in considerazione di essere parte di un patto collettivo. Com'è noto sappiamo tutti benissimo cosa sia il privato, peccato che ignoriamo cosa sia il pubblico e pensiamo, a tutt'oggi, che riguardi qualcun altro.

martedì 25 ottobre 2011

Voglio Emma.

Improvvisamente è spuntato fuori, come un folletto birichino. 
Mi ha colto di sorpresa e si è impadronito della mia mente in modo inaspettato. Ho così scoperto che provo una forte attrazione sessuale per Emma Marcegaglia, che si è involontariamente arrogata il potere di generarmi pulsioni sessuali impreviste, al suo semplice comparire in televisione. 
Sicuramente è una bella donna, è ragionevole, quindi, che possa alimentare le fantasie sessuali di un giovane uomo, figurarsi di uno in disarmo come me..... che c'è di strano, allora?
Nulla. C'è che dopo essere stato per tanti anni fottuto da Confindustria, poter piacevolmente rendere la pariglia, seppure in modo reciproco e consensuale (ci mancherebbe altro), è sogno che balena nelle mie giornate e sparisce repentinamente all'orizzonte, lasciando dietro di sé un alone di desiderio inappagato e (forse) inappagabile.

lunedì 24 ottobre 2011

Chi paga.

Finalmente ci siamo, finalmente abbiamo scoperto chi ha mandato tutti a puttane e ha affossato il presente e il futuro dell'Italia. Finalmente li hanno scoperti e gliela faranno pagare di sicuro. 
La madre di tutti i problemi dell'Italia non è costituita da evasori, delinquenti, corrotti, parassiti, ladri; tutte rispettabili categorie degnamente rappresentate nelle Istituzioni elettive.
I veri nemici dell'Italia sono i pensionati, quelli che contribuiscono per quanrant'anni della loro vita all'arricchiamento della minoranza e che poi ricevono un assegno mensile per la sopravvivenza fino alla fine dei loro giorni.
Il vero problema è chi lavora e ha mantenuto questi scarafaggi succhiasangue (e non solo sangue) per una così importante parte della propria vita e che deve (nei progetti dei privilegiati) prolungare il proprio sforzo contributivo acchè chi tanto ha non rinunci a nulla, anzi, se può, acquisisca ulteriomente immeritata ricchezza.
Il popolo bue sfoga il proprio sdegno sulla piazza, sulla rete, con la voce tacitata dai miliziani dell'Imperatore, maestri nell'inscenare teatrini di guerriglia urbana, in cui recitano tutte le parti in scena.
Il popolo sovrano è nudo, ma nessuno vuol vederlo, abbagliato dal luccichio delle false promesse, del mendace sogno brianzolo. Il re è nudo, ma solo perchè non è mai stato re. La grande truffa della democrazia liberale è ora di fronte a tutti coloro che abbiano un minimo di onestà intellettuale per osservare la verità..
Questa è la democrazia, una forma di aggregazione che può consentire alla malavita organizzata di carpire la buonafede dei più, con mezzi vari, e impadronirsi del potere e delle ricchezze di un intero Paese, riducendo in povertà la stragrande maggioranza che, alla fine, sarà anche grata ai propri carnefici per avere evitato chissà quale più grande catastrofe.
Ecco chi paga.

domenica 16 ottobre 2011

Violenza

L'argomento del giorno è la violenza, molto seguito e molto di moda.
Qualche centinaio di persone non identificate sfascia qualche auto, qualche vetrina e subito parte il valzer delle esecrazioni, l'apologia della "manifestazione pacifica" , noti picchiatori degli anni 70 che pontificano sui toni tenuti dai loro nemici politici.
E il popolo?...... Be' il popolo è bue, segue l'onda delle sollecitazioni che riceve dalla televisione, la condanna della violenza e tutto questo genere di luoghi comuni. La violenza è nemica del popolo e della democrazia.
Sarei propenso a essere d'accordo con quest'ultimo assunto e vorrei stigmatizzare la violenza di cui siamo oggetto da anni, senza che nessun rappresentante politico abbia levato la sua autorevole voce con finalità esecrative.
  • La sanità pubblica è stata devastata da sedicenti amministratori con inaudita violenza
  • La scuola pubblica è stata distrutta con pervicace determinazione da una serie di loschi figuri rimasti impuniti.
  • I fondi per l'assistenza agli invalidi sono falcidiati sull'altare del risparmio nelle cose meno importanti.
  •  Il lavoro è stato aggredito con brutalità  e svilito nei contenuti fino a essere ridotto a una larva.
  • Tutto il bene collettivo ha subito violenza che ha lasciato danni che richiederanno cure e tempo.
Tutto questo è accaduto oggettivamente senza che nessuno si scandalizzasse, poi basta che qualche deficiente spacchi una vetrina e dia fuoco a un'auto perché questi propongano subito una bella riedizione della legge Reale....... mi chiedo chi siano i veri violenti.

lunedì 3 ottobre 2011

Il successo

Da qualche giorno mi chiedo cosa determini il successo di un essere umano e quando questi possa considerare di avere raggiunto il proprio fine e, quindi, avere avuto successo.
Probabilmente il tempo che avanza acuisce la necessità, o presunta tale, di fare dei bilanci e porsi domande sulla propria vita e sul senso che le abbiamo impresso.
Il problema, quando si entra in questi labirinti, è che non tutti sono d'accordo su cosa stabilisca il successo. Nella storia dell'umanità si è andata spesso consolidando la convinzione che la bilancia sia mossa dal verbo avere, con buona pace di Fromm.
Nel mondo contemporaneo, il denaro è un parametro molto ricercato per stabilire il grado di successo di ciascuno, ma anche la popolarità è un parametro importante. Diciamo che le sinergie fra diversi requisiti concorrono a muovere la classifica verso i primi posti.
Sappiamo quindi che molti di noi spendono la propria vita arrabattandosi fra mille problemi di concretezza quotidiana e che, alla fine, cercheranno la dignità nella pensione che si saranno guadagnati e nelle quattro mura che ospiteranno i loro uiltimi anni.
Una desolazione, in pratica costoro saranno vissuti inutilmente e non potranno vantare un palma res di successo. Degli esseri senza alcun significato umano, ecco!
Di contro ci sono tendenze di pensiero che mirano a svalutare ciò che si ha, privilegiando, nel giudizio finale, ciò che si è. Ed è qui che casca l'asino, perché chi ha, sarà ben felice di tenersi le sue cose e plaudire a chi "è", mentre chi è, avrà nel profondo del cuore l'amarezza di invidiare in qualche modo chi "ha" poichè questi gli ha portato via parte di ciò che la natura gli aveva riservato.
Come si vede, non c'è uscita e chiedere che senso ha la vita può portare a un circolo vizioso in cui il buon senso è l'unica cosa che manca.

venerdì 30 settembre 2011

Gli industriali

Dev'essere successo qualcosa, gli industriali italiani sono in rivolta nei confronti di un governo e delle forze politiche in esso rappresentate, da essi stessi sostenute sin dai tempi dell'era del Cavaliere.
Sono questi momenti, quelli in cui abbiamo timore per la stabilità dello Stato e dell'organizzazione sociale che fu ideata dopo la seconda guerra mondiale.
Ma non è solo questo, l'industria italiana ha percepito, nel corso del dopoguerra, cospicui "aiuti" dallo Stato che hanno reso il nostro sistema industriale quello che è, più incline alle chiacchere che al lavoro, poco propenso a valorizzare il merito, a vantaggio di altri e più banali criteri di valutazione.
Strano Paese il nostro, una realtà sociale dove le cose succedono per disegno divino, mai per responsabilità di qualcuno che (magari) ha commesso degli errori. No, le colpe le hanno sempre gli altri, mai noi e la stupenda Marcegaglia e coloro che rappresenta non sfuggono, come istituzione, a questa regola..
Se non fosse per merito di quelle migliaia e migliaia di piccoli imprenditori che hanno tirato avanti la baracca collettiva, fino al quasi totale dissanguamento, saremmo stati declassati già da tempo, perdendo la locomotiva per l'Europa e fors'anche per l'Africa mediterranea.

mercoledì 14 settembre 2011

Il benpensante.

Tutti sanno che sono poco interessato alle piccole vicende della nostra politucola, ma capita a volte che l'occhio si posi distrattamente su di un televisore sintonizzato con il dibattito in atto alla Camera dei Deputati, riguardante la manovra finanziaria del mese di settembre, posta in essere dal Governo in carica.
La disattenzione scompare improvvisamente nel seguire le argomentazioni di un canuto e veemente signore occhialuto, impegnato a profondere dati inattendibili e a tacciare di eversivo chi non fosse stato in totale accordo con quanto stava affermando.
Questa degenerazione dei benpensanti, categoria ottimamente rappresentata da questo figuro, hanno solo meriti, nessuna colpa e chi non è con loro è contro di loro, nè più né meno come quel signore di Predappio che tanto fece per questo Paese per ben vent'anni.
Questo è il vero male delle nostre genti, questi pseudo intellettuali degni successori dei terroristi degli anni 70, isolano e discreditano con tutte le falsità possibili i loro avversari, per poi (con abile mossa) invertire i ruoli e fingere di essere agnello, mentre si è lupo.
Onorevole F.C., imparerà mai a confrontarsi serenamente con le persone che vivono una vita dura, vera, priva di quei cospicui privilegi di cui lei gode. Non la paghiamo per dire le falsità che enuncia e nemmeno per essere offesi poiché (su alcune questioni) abbiamo punti di vista diversi dal suo.
Spero che non creda davvero di essere depositario della verità rivelata, privilegio che spetta solo a nostro signore, spero che ogni tanto si ascolti quando parla e che capisca che giocare allo sfascio non gioverà neppure a lei. Non so per quale motivo è diventato un eversore e un terrorista, ma la inviterei a riflettere sul fatto che le idee diverse, anche se contrastanti, sono il carburante della Democrazia che tanto le è cara (a parole), ma evidentemente non abbastanza nei fatti.

martedì 13 settembre 2011

I ricchi

In molti Paesi "avanzati" questa crisi economica viene vissuta con consapevolezza di popolo e nessuno dei ricchi di quei paesi vede qualcosa di strano nel contribuire in modo considerevole alla salute economica del loro Paese. Sono strani i "ricchi" degli altri Paesi. I nostri ricchi sono più ordinanri, meno propensi al bene collettivo, a vantaggio del proprio tornaconto personale. Il patto sociale del popolo italiano si è perduto, non siamo in grado di affermare "per sempre", ma al momento è certamente perduto.
Un popolo che non distribuisce gli oneri in proporzione, a seconda del grado di sostenibilità di ogni singolo, soprattutto in momenti come questi, è opportuno che sparisca, possibilmente senza lasciare traccia.

domenica 11 settembre 2011

11 settembre

11 settembre significa per moltissimi la commemorazione del decennale dall'attentato suicida alle torri gemelle di New York, che tanto scosse le coscienze di tutto il mondo.
L'evento fu vile e di sicuro deprecabile, ma i nostri cronisti del dolore e del sensazionalismo vanno oltre, troppo oltre. Interviste a sopravvissuti all'insegna del "cosa ha provato".... razza di imbecilli, uno si trova in una città verticale che viene colpita da un aereo, che brucia e ammazza un sacco di gente..... cosa vuoi che abbia provato? Paura, terrore, paralisi..... tutta quella gamma di sensazioni che subentrano quando ti rendi conto che la nostra misera vita è talmente provvisoria che un soffio di vento può cancellarla.
Credo che possiamo contare quotidianamente centinaia di migliaia di persone che ingiustamente vengono private della vita. Quei cittadini statunitensi sono fra loro, né meno, né più importanti, sono fra quelli che hanno perso la vita in nome di inutili cause.
Al di là di ogni retorica sarebbe opportuno cominciare a pensare se queste vittime debbano assurgere al rango di eroi o restare a rango di effetto collaterale della follia umana. 
Con un piccolo sforzo da parte di tutti, penso che potrebbero diventare eroi della riconquista della libertà.

lunedì 15 agosto 2011

Toscana

È una terra maledetta.
In nessun'altra terra si è così vicini e così lontani.
Questa è una terra che insegna il campanilismo, la polemica, il pelo nell'uovo e non pratica la solidarietà, la comprensione, il bene comune.
Questa è una terra di egoismi ed egocentrismi, una terra di primedonne, dove l'arguzia cntribuisce al dileggio, allo sminuire gli altri per accrescere sé stessi.
Questa è la terra dove le mezze cartuccce non hanno futuro, solo il genio viene riconosciuto e idolatrato, seppure dopo morto.

sabato 6 agosto 2011

E io non ti pago!

Churchill ebbe a sbottare quando, a fronte dell'ennesima richiesta dei Labour per favorire le misure sociali della Gran Bretagna, si ritrovò a dover corrispondere ben il 17 per cento del suo reddito. "Dove andremo a finire!" esclamò da buon vittoriano. 
Già dove andremo a finire? 
Al giorno d'oggi, se tutti concorressero per quanto dovuto, forse il 17 no, ma la pressione fiscale potrebbe essere più che dimezzata.... ma come si fa a convincere chi non ha prelievi fiscali alla fonte a corrispondere il dovuto? 
In un paese normale non sarebbe complicato. 
Da noi è impossibile.

lunedì 25 luglio 2011

Follia? Delirio?

Ha sparato e ucciso decine di giovani vite....un folle, certamente.
Questo è il banale e triste commento dell'opulenta società che non sa riconoscere la follia dal fanatismo, il delirio di un pazzo da chi ha lucidamente messo in pratica gli insegnamenti che i "moderati" carichi di odio e di "verità assolute" hanno per decenni divulgato proprio nella speranza che si formasse un esercito assassino che eliminasse fisicamente il nemico.
I cattivi maestri di oggi, sono quelli che attribuiscono la nostra decadenza sociale e civile ai "diversi", che siano essi neri, musulmani, cinesi, omosessuali, immigrati (regolari o clandestini poco importa).  Il nostro declino non è dovuto all'avere per troppi anni vissuto in modo non adeguato alle nostre risorse, ingannati da amministratori pubblici falsi e bugiardi. No, il nostro declino è dovuto alle politiche sociali, agli immigrati, ai "comunisti", ai non cristiani. Se non ci fossero loro sarebbe tutto a posto.
I cattivi maestri sono quei "signori" vestiti da moralisti e moderati (e sono tanti, troppi) che instillano giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno l'odio per tutto ciò che non è omologato nei dogmi conservatori di un'ideologia, questa sì innaturale e distruttrice.
Non è un folle Anders Behring Breivik, è uno che lucidamente ha imparato a odiare i diversi, perché questo gli è stato insegnato da una cultura becera e oltranzista, da quelli che hanno predicato lo "scontro di civiltà", unitamente all'odio per chi la pensa diversamente.
Spero di sbagliare, ma credo che vedremo sempre più spesso braccia armate contro i diversi in tutta Europa e una folta, foltissima schiera di "mandanti" che si scandalizzeranno del frutto che la loro infausta semina ha generato.

giovedì 7 luglio 2011

Non parlate al conducente

Quando ero ragazzino e salivo sul filobus per andare a scuola, all'interno dell'automezzo, al centro della parte anteriore, faceva bella mostra di sè l'avviso "Non parlate al conducente", allo scopo di non distrarlo dal delicato compito che aveva e cioé di condurre il prezioso carico pubblico a destinazione.
Non ricordo di avere mai parlato al conducente, in rispettoso ossequio dell'avvertimento, ma certamente qualche volta gli ho urlato, quando non si fermava alla fermata della scuola, perché non aveva sentito il campanello che suonavamo nell'intento di informarlo che desideravamo scendere alla fermata successiva.
Il mondo non cambia, anche allora i manovratori favevano il proprio comodo e se cercavi di farti sentire adducevano scuse risibili o ti ignoravano perché, dicevano, senzo di loro saresti dovuto andare a piedi.
La storia dimostra che ogni giorno è figlio del precedente.

mercoledì 15 giugno 2011

Il tronista rintronato.

I valori sono cambiati, quello che un tempo risultava stupido è oggi la normalità e se la normalità è data dai comportamenti della maggioranza e la maggioranza ha sempre ragione, ne consegue che il mondo è cambiato senza chiederci il permesso. D'altronde, perché avrebbe dovuto chiederlo?

martedì 14 giugno 2011

Il corpuscolo e la trave.

Vero che ciascuno vede il corpuscolo nell'occhio di chi ha di fronte e non vede il trave che ha nel proprio.... eppure un trave nell'occhio dev'essere un bel fastidio....non fosse altro per le dimensioni.

venerdì 29 aprile 2011

Catalogo

Tommaso ha bisogno di catalogare tutto, anche le sfumature, dice che è un'operazione che gli dà sicurezza, perchè una definizione esatta di qualsiasi cosa te ne dà la corretta percezione e la pone nel posto più corretto nella scala delle priorità. Un mondo cristallizzato e tonnellate di chiacchere, ecco cosa produce il definire tutto nei minimi dettagli. . .

venerdì 8 aprile 2011

Il dubbio

Faccio bene o faccio male? Non è simpatico avere dubbi, la loro presenza è tormentosa.... ma chi non ha dubbi mi fa paura, è più simile a un mostro che a un essere umano.

domenica 13 marzo 2011

L'ufficio del lavoro.

Avevo appuntamento all'ufficio del lavoro, che ora ha un nome diverso, sono praticamente solo donne. Un gineceo.

giovedì 6 gennaio 2011

Cambiamenti

In pochi mesi le cose possono cambiare radicalmente, in verità possono cambiare in poche settimane, sarei per affermare ore, se non minuti. Il cambiamento avviene nel presente, archivia il passato e produce una prospettiva futura diversa da quelle in essere fino al momento in cui si manifesta il cambiamento stesso. Il cambiamento è una frazione di tempo infinitesimale di presente. I cambiamenti dai tempi lunghi sono aberrazioni prospettiche del passato sul futuro.