mercoledì 1 febbraio 2017

Il magma

La situazione è in divenire, molto simile per certi aspetti al periodo 92/93, in cui i partiti della prima Repubblica non tornarono più e al loro posto si insediarono nuovi soggetti che ribaltarono in modo radicale i concetti di destra e sinistra, così com'erano stati concepiti fino a quel momento, dando vita a una situazione molto liquida, da cui presero forma un numero imprecisato di formazioni politiche, alcune delle queli restisto tuttora, per quanto mostrino un avanzato stato di decomposizione, che non garantisce la loro esistenza in un futuro molto prossimo.
Non lo affermiamo noi, è il punto di vista del professor Aldo Giannuli, storico di indubbia fama, spesso avvicinato dai giornalisti televisivi in quanto profondo conoscitore del mondo a cinque stelle.
Dobbiamo dire che, pur non condividendo le simpatie politiche (o presunte tali) del professore, ci piace molto il franco punto di vista del Giannuli, anche perchè quanto afferma è comprovato dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti, la crisi dei valori sociali e politici non può essere in alcun modo messa in dubbio, è un dato.
Quello che ci preoccupa è la lettura che come popolo stiamo dando a questa situazione, come se bastassero quattro signori e signore "nessuno", purché portatori di unimprimatur dell'onestà, stabilito in modo unilaterale da un altro signor nessuno, per risolvere il problema.
Quello che si è potuto finora osservare è che non esiste una componente politiche che non sia scalabile dal Potere, quello con la P maiuscola, quello che decide dove vanno i soldi e che decide cosa si può e non si può fare e quasi mai queste decisioni sono a vantaggio del "popolo".
Lo abbiamo già vissuto col Partito Nazionale Fascista, lo abbiamo seguito nelle gesta all'interno della Democrazia Cristiana, ne abbiamo ammirato la capacità programmatica col partito Socialista e col trasformismo del Partito Comunista, che ha dovuto vendere l'anima al diavolo per poter raggiungere qualche leva di potere. 
Sentiamo come una cantilena che l'erede delle tradizioni comunista e democristiana, il Partito Democratico, ha centinaia di indagati e diversi condannati, sarebbe preoccupante il contrario, dato il Paese e il popolo che siamo. 
Resta il fatto che è falsa l'affermazione "sono tutti ladri", non lo sono. Rapportato al potere che gestisce, il livello di corruzione è quello di sempre, ma è probabile che nelle stanze che hanno accesso al portafoglio, arrivino spesso persone investite di compiti precisi e non sempre legali.
Il Potere offre il bastone del comando a chi può controllare e impartire le direttive per il dirottamento dei soldi pubblici. I dati dimostrano che anche i Cinque Stelle sono, come gli altri, a rischio contaminazione, poca in verità, poichè poca è, al momento la forza e il potere che viene da essi gestito, resta inevitabile il rischio disintegrazione nel caso che non pieghi la testa, secondo la bisogna. Ma la trasformazione radicale e continua dalla nascita del movimento alle ultime posizioni, lascia ben sperare. Le bugie raccontate in modo credibile, sono entrate a far parte del loro mondo, come sono parte integrante di quello di tutte le altre formazioni politiche. Tutto questo va sotto la veste affascinante della "narrazione", a cui nessuno si sottrae.
Potremmo concludere che il magma ribolle, esattamente come venticinque anni fa, dovrà per forza venire fuori qualcosa, e sarà un qualcosa di funzionale al Potere, anche se la cosa non ci piace e ci fa rabbrividire.
Venticinque anni fa il Potere generò Berlusconi, portavoce di una destra neoliberista, sostenuta, non si sa con quali criteri dai fuoriusciti del Partito Socialista, ultomo baluardo contro i comunisti.
Il suo avversario, Romano Prodi, ex boiardo di Stato, democristiano di acclarata fama, fu fatto passare per un rivoluzionario bolscevico, che mirava solo a prendere il potere per istituire un regime totalitario.
Solo nelle menti malate di un popolo sotto acido lisergico avrebbe potuto prendere forma un quadro di questa natura. Ma questi furono i frutti del magma creativo di quegli anni.
Chissà cosa mai potrà generare oggi.

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