Siamo giunti, infine, al primo giorno dell'anno.
È tradizionalmente il giorno della speranza, il giorno che segna la partenza di un nuovo anno, che tutti si augurano migliore di quello che lo ha preceduto.
Il primo giorno di un nuovo anno, è, quindi, un azzeramento dell'esperienza e del buon senso, per lasciare posto a un ottimismo di maniera, quasi sempre così scaramantico e non supportato da convinzione, che generalmente soccombe sotto i colpi brutali della malasorte o vita reale che dir si voglia..
Diventa così probabile, come tutti gli anni precedenti, che alla fine i fatti daranno torto, almeno statisticamente, a tutto l'ottimismo profuso, ma chissà se, come per le estrazioni della lotteria, almeno per una volta il destino favorevole arriderà anche a quelli (o almeno, a qualcuno di essi) che solitamente ignora con malvagia supponenza.
È iniziato il 2012, l'anno della funesta profezia Maya e, forse, un incontro il 31 dicembre prossimo, per scambiarsi gli auguri di buon 2013, sarà già segno che la Sorte sarà stata, contro tutte le previsioni, benevola.
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