Quando il deserto della Namibia decise di trasferirsi in Kashmir, lo fece per la mancanza d'acqua, determinata dalla più grande siccità che la storia di quelle sabbie ricordi e anche perchè si annoiava a morte, la crisi economica aveva mietuto vittime e i locali della movida erano deserti al punto di assurgere alla fama internazionale, i famosi locali deserti della Namibia.
Si trattò di uno dei primi casi di migrazione per noia che tanto piacque a Moravia che ci costruì sopra una carriera, se ci avesse fatto una palazzina sarebbe stato un palazzinaro, ma non fu così e la crisi edilizia prese il sopravvento.
Comunque, il Kashmir si trovò a dover affrontare quella che appariva come una vera e propria invasione di invasati desertici, per lo più piante grasse, in forte sovrappeso per delle gravi disfuzioni ormonali; queste arrivavano, quasi fossero cavallette e rubavano il welfare e i golfini di Kashmir, che nel volgere di breve tempo si trovo a dover cambiare abbigliamento e domicilio conosciuto.
Fu un periodo oscuro, quasi che la latitudine si fosse spostata al circolo polare nel periodo sbagliato, per quanto lo scioglimento dei ghiacci avesse addolcito il clima, ma non illuminato le giornate. Un periodo quasi più nero di quello delle liti tra i suoi genitori: India e Cina, due poetesse ermetiche come barattoli di conserva.
Sta di fatto che non ci fu nulla da fare, le piante grasse ingrassavano e le verdi e lussureggianti jungle del Bengala, tanto amiche di quelle del Kashmir, subivano un cambiamento culturale che le porto a diventare anoressiche.
Una vera disdetta, ma così vanno le cose del mondo.
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