sabato 8 aprile 2017

Beeeeeee

Abbiamo avuto ampia prova che la fandonia, ripetuta con martellante pervicacia, ottiene proseliti, pronti a giurare che la menzogna è verità.
Negli anni 60, questa nomea era attribuita al popolo comunista, sul quale girava una storiella, in cui si asseriva che se l'Unità, organo del Partito, avesse divulgato la notizia della capacità di volare degli asini, questo avrebbe preso per buona l'informazione, facendola propria.
Ora ci siamo evoluti, ma il gioco è sempre quello, divulgare cose false o, a scelta, mezze verità, purchè siano funzionali al gioco che si vuole condurre.
Ed è così che le prime pagine si riempiono di manigoldi che maramaldeggiano col bene pubblico e l'ampio gregge d'ignoranza al seguito, bela accondiscendete.
Poco importa se la menzogna viene scoperta e smentita poco tempo dopo, nella mente selettiva della massa beota ne rimarrà sempre traccia.
E cosi mandrie di deficienti continuano a inveire contro presunti crimini su casi già archiviati dalla Magistratura, per la loro inconsistenza.
A nulla sono valse le decine e decine di assoluzioni con formula piena per estraneità o perchè i fatti non sussistono, la plebe, fomentata da abili Menenio Agrippa dell'artefazione, continuano a belare il proprio malcontento senza senso.

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