Un caro amico ha pubblicato una lettera di un suo amico israeliano, che voleva in tal modo esporre le ragioni di Israele nell'attuale situazione che vede il ruolino di marcia dei morti innocenti crescere giorno dopo giorno.
La lettera contiene una frase che riporto integralmente: "Le azioni militari su Gaza sono - per tanti - pretesti che crediamo
giustifichino l'espressione di sentimenti in realtà anti-semiti.".
Non credo di meritare l'appellativo infame di anti-semita, anche se non sono pronto a giustificare il genocidio in atto nel nome della lotta ad Hamas.
Se uccidire centinaia e centinaia di innocenti in nome della lotta al terrorismo di Hamas, significa stare dalla parte giusta, sono contento di stare dalla parte sbagliata.
Israele non potrà mai dire che il suo braccio è stato armato da Hamas, come Hamas non potrà mai affermare che il proprio braccio è armato da Israele.
Entrambi sanno esattamente cosa stanno facendo, con un cinismo che è proprio dei popoli guerrafondai, barbari... sembra incredibile che, al giorno d'oggi, non si riescano a trovare soluzioni diverse che non siano bombe israeliane contro ospedali o scuole o razzi islamici contro quartieri popolari israeliani.
Sembra incredibile, eppure è storia di questi giorni, e il colpevole è sempre l'altro, mai un cenno di umiltà che miri a riconoscere gli errori compiuti.
Questi morti sono solo scomodi effetti collaterali, di cui Hamas ha di certo responsabilità, ma di cui Israele è tutt'altro che innocente.