martedì 4 febbraio 2014

Improvvisamente la corruzione.

Va sempre così, improvvisamente qualcuno ci guarda da fuori e dice, ma lo sapete che vi fottete 60 miliardi di euro ogni anno per non combattere la corruzione? E lo sapete che 60 miliardi di euro sono la metà di quanto costa la corruzione all'intero continente europeo?
Ovvio che non lo sappiamo, abbiamo mangiato pane e corruzione sin dalla nascita di questo povero Paese, non abbiamo debellato i centri romani del potere, prima pontificio e poi italiano, non abbiamo combattuto l'assenza dello Stato in larghe fette di territorio, con conseguente abdicazione del controllo territoriale a organizzazioni che hanno esercitato in modo determinato questa investitura di supplenza.
Siamo corrotti nell'anima di ogni singolo cittadino "onesto", pagando pegno a modalità comportamentali utili alla collettività in nome di un tornaconto personale talvolta di dimesioni insignificanti.
È questo probabilmente il nostro vezzo più significativo.
Noi siamo quelli indisciplinati, quelli che se possono non pagano mai, quelli che cercano l'amico per anticipare la visita ospedaliera, quelli che si fanno cancellare le multe tramite un parente, quelli che non chiedono le ricevute in cambio di uno "sconto" del 21 per cento a carico della collettività, quelli che si vantano della piccola evasione con sguardo ammiccante.
Non ci sono puri, il popolo moralmente "superiore" ha avuto la sua opportunità nellì'amministrazione del territorio e se l'è giocata per un piatto di lenticchie, ricalcando pari pari le infami orme di coloro che disprezzavano pubblicamente con inutili parole.
Non so se ci sarà una soluzione, non lo credo. Non credo che un popolo che non ha mai visto la Cosa Pubblica come un bene collettivo, ma come unterritorio di nessuno, atto solo alla razzia, possa improvvisamente rinsavire e riscoprire quella voglia di stare insieme come popolo, dando un colpo mortale definitivo alla logica delle "Famiglie".

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