"Variabile" è il termine che viene usato dai metereologi, per descrivere un cielo nuvoloso, parzialmente sereno, piovoso..... in tutti i casi, instabile.
La realtà è molto, molto più immaginifica, tanto che cinquanta sfumature di grigio, così in voga di questi tempi, rischiano di essere limitative, quando si tratti di descrivere le gradazioni cromatiche che le nuvole offrono nello spettacolo del cielo "variabile".
In realtà la sceneggiatura prevede una indimenticabile tavolozza nelle tonalità del bianco e del nero, per quanto sfumati, con l'improvvisa e inaspettata irruzione di tutti i colori dell'iride, ben rappresentati da un arcobaleno ben intenzionato a mantenere gelosamente custodito il segreto del paiolo dell'oro.
Altre nubi stanno appoggiate morbide sui rilievi, quasi ad attendere il loro turno nello spettacolo e il diradarsi in due punti dell'orizzonte ci permette di avere l'esatta percezione del punto in cui nasce la tempesta.
"Variabile" è un lemma anonimo, sibillino, nasconde nel suo essere inosservato, un universo da esplorare, fatto di colori e di grigi, di luci e di buio, di nitidezza e opacità. Un universo di casuale e perfetta complementarietà, racchiuso in una sola parola.
Nessun commento:
Posta un commento