lunedì 21 maggio 2012

The Big Fart

La domanda del "da dove veniamo" è ancora più impellente di quella del "dove stiamo andando".
L'origine dell'universo che conosciamo (poco, per la verità) ci affascina oltre misura. Spendiamo migliaia delle ore del nostro tempo in cretinate e non dedichiamo il tempo necessario alle domande che contano davvero.
Siamo soli nell'universo? Certo che sì, siamo soli nelle cittadine di provincia, figurarsi nell'universo infinito.
Ma ci sono irriducibili ottimisti che non credono a questa profonda e inappellabile verità e vogliono approfondire scientificamente la conoscenza di quanto ci sta intorno.
Ed è così che nascono le indagini per studiare il "rumore delle stelle".... migliaia di orecchie curiose all'ascolto del rumore siderale costante, in attesa della manifestazione che possa certificare la presenza di una stella o di un'emittente radio galattica.
Il ronzio sale, la freqeunza si inviluppa e si modula a suo proprio piacimento.... ed è così che la coda della cometa si solleva e il buco nero libera una fuoriuscita di gas siderale e pulviscolo siderale, che hanno tutte le caratteristiche della "loffa vestita". La nuova frontiera dell'astrofisica.
Squadre di scienziati sono ora al lavoro per stabilire se l'universo sia a forma di gluteo, nel qual caso non possiamo che pensare che i buchi neri siano... quello che state pensando.
Che ci piaccia o no, i territori inesplorati del sapere sono pieni di buchi, talvolta neri e il pulviscolo spaziale potrebbe essere ricondotto a emissioni materico-gassose disidratatesi in assenza di gravità e aria.
E poichè il "big bang" è facilmente assimilabile a una frequenza, a un suono, conformemente anche a quanto enunciato dalle Scritture "In principio era il Verbo" un suono, appunto, potrebbe non stupire scoprire che il nostro "infinito" è la minima parte di qualcosa di molto più grosso e complesso. Il "boccone del prete" di un organismo infinitamente più articolato, di cui noi siamo l'apparato eiettore.

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