mercoledì 27 gennaio 2021

Proposta indecente

 Durante questo duro periodo di prigionia, in cui il consumo televisivo aumenta considerevolmente, può capitare vedere qualche film che avevamo rimosso dalla memoria per qualche motivo.

Così accade che "Proposta indecente", un film del 1993, scorra in un annoiato pomeriggio e venga visto con nuovi occhi e con nuova luce, rispetto alla commedia drammatica rosa che avevamo nel cassetto dei ricordi.

Il film muove due temi importanti per la vita dell'umanità, entrambi di ordine pratico ed etico, che vanno considerati, nell'economia del racconto, con la loro vera faccia, e non con quella della patina romantica che vuole in qualche modo diventare l'ottica "giusta" in cui vedere la vicenda che si sviluppa.

Primo tema: il denaro può comprare tutto? John Gage (Robert Redford) ne è convinto a tal punto che offre a una coppia (Demi Moore e Woody Harrelson) un milione di dollari per passare una notte con la donna.

La coppia ha bisogno di quel denaro come dell'aria che respira e i due decidono che  Parigi val bene una messa. La transazione avviene e le cose cambiano, alla lucidità del prima, si sostituisce un ventaglio di sentimenti che tormentano il maschio della coppia.

Il ventaglio è costituito dall'insicurezza, dalla perdita del possesso, dal senso di colpa per avere accettato tale genere di accordo, con lei che cerca in tutti i modi (senza successo) di rassicurarlo. 

Risultato: i due si lasciano e lei va a vivere col milionario. Fin qui il denaro e il suo potere hanno stravinto.

La seconda considerazione riguarda il ruolo della femmina nella società. Diana appare disponibile alla copula milionaria per amore del marito e per soddisfare la necessità di reperire soldi per realizzare un progetto immobiliare.

Questo è quello che appare in quanto enunciato chiaramente, ma qual è la verità? La verità non la sapremo mai, ma sappiamo che Diana, delusa dalla diffidenza del marito, si rifugia nelle comode braccia del multimilionario e si adatta benissimo al nuovo ruolo, pur mantenendo un scintilla d'affetto per il caro David, rappresentata nel film da uno sguardo che diviene casus belli per la rottura, voluta dal ricco Gage.

Insomma, quello che ne esce è che la donna cerca lo spazio per la sicurezza, il maschio cerca il possesso.

Il denaro non compra tutto, almeno in apparenza, perché la storia fra la donna e il riccone finisce, quando lui si rende conto che non può comprare il suo amorevole sguardo verso il marito.... ma è una svolta poco credibile, chi è abituato a comprarsi tutto, sa che anche gli sguardi hanno un costo, occorrerà stabilire se lui è disposto a pagarlo.

Una prova eccellente, che fra le righe del lieto fine insinua la tesi, purtroppo ampiamente dimostrata che sono tutti in vendita, è solo questione di trattare sul quid da corrispondere.

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