È vero, siamo fatti a immagine e somiglianza di Dio, pensiamo, o potremmo farlo; ragioniamo, o potremmo farlo: insomma, svolgiamo, o siamo in grado di svolgere una serie di attività che ci allontanano dal mondo animale, per trasformarci nel "trait d'union" col paradiso.
Probabilmente siamo noi l'anello mancante della scala che va dal naturale al divino, siamo la congiunzione sospesa, la parola quasi pronunciata, il respiro di Dio.
È possibile che in questa possibilità di usare o meno le peculiarità proprie dell'essere umano, risieda il "libero arbitrio": si può pensare, ma anche no.... si può ragionare, ma anche seguire la corrente.... insomma, il respiro di Dio non fa di ciascuno una rappresentazione divina.
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