I social network si sono riempiti di rivoluzionari, le bande armate di tastiere qwert, hanno capito che il potere si rovescia solo con la forza del pensiero e della cultura. I capi della contestazione si stanno preparando allo scontro con un certo fremito nel cuore e le masse pendono dalle loro bocche.
Chiunque viene messo alla berlina, meglio se ha un ruolo istituzionale. Basta una foto, un articolo chiaramente falso e un po' di improperi, perchè si monti lo sfogo dal malcontento. La casta deve essere abbattuta, la zoccola no, tiene famiglia.
La rivoluzione non aspetta, chi c'è, c'è e chi ritarda si perde lo spettacolo.
La prima linea è pronta a lanciare le sue bordate e le dita si lanciano ansiose verso i tasti, dando forma concreta al fuoco incrociato che spazzaerà via i cattivi politici e tutti i loro accoliti.
La battaglia infuria, l'ordine è di non fare prigionieri. Ce n'è per tutti,d'altronde la rivoluzione non lavora di cesello, chi è di fronte è il nemico e come tale viene spazzato via.
Si cominciano a contare i morti e i feriti vengono avviati allo scivolo verso la meritata morte.
Caspita, già le 12.00..... le forze d'attacco si assottigliano improvvisamente, c'è il pranzo da preparare o bisogna uscire dal lavoro. Insomma, bisogna pensare a cose più urgenti.
Ma come?.... e la rivoluzione?......Riprendiamo domani.
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