Molti anni fa, nel territorio di un comune italiano, un Istituto di Analisi rilevò che il contenuto di atrazina presente nelle acque del fiume, che attraversava quella zona, era di molto superiore ai limiti consentiti.
Grande fu la preoccupazione per la presenza di questo poderoso veleno nell'acqua che finiva persino negli acquedotti e, quindi, in casa delle famiglie.
Gli scienziati spiegarono in modo dettagliato i rischi che l'anomalia poteva causare alla salute pubblica. Ci furono mesi di incontri, discussioni, accertamenti, fin quando il politico responsabile del territorio decise che il problema doveva essere superato in ogni modo.
Un tavolo di approfondimento fu il percorso che venne individuato per cercare la soluzione, valutando tutto, a partire dai costi dell'operazione di bonifica.
Dopo un periodo di tempo, una delibera del politico innalzò il valore del parametro relativo alla percentuale di atrazina tollerata e il problema fu superato.