Peter Gomez, autorevole direttore del ilfattoquotidiano.it, ha sostenuto e sostiene che la grave colpa del PD (partito democratico) sia stata quella di non rispondere al richiamo di alleanza di Governo (ora si chiama contratto, prima inciucio) lanciato dal Movimento Cinque Stelle (grillini), ignorando i segnali di contiguità che il programma del "cambiamento" rappresentava e rappresenta, aprendo così le porte alla Lega dell'instancabile Matteo Salvini.
Premesso che non era indispensabile formare un Governo con persone con cui non si condividono né ideali, né obiettivi, se lo si fa, significa che i provvedimenti presi in accordo sono accettati per buoni, con le idee di Paese che sottindendono. Ma non è questo il nodo focale.
Peter Gomez è lo stesso che sostiene (quando chiede i soldi in rete a sostegno del suo giornale digitale) di rappresentare la libera informazione, un presupposto importante.
Vediamo come stanno insieme le due cose, l'istanza di alleanza di Governo sdegnosamente ignorata dal PD (partito democratico) con la libera (e corretta, aggiungeremmo) informazione.
I dem, come li chiamano quelli a la page, non hanno una strategia comune, non hanno un programma comune e non hanno una classe dirigente spendibile, essendo stata sputtanata brutalmente nei tre anni di Governo pre Gentiloni, tutta l'intellighenzia del giglio magico e con essi il tentativo di egemonizzare il pensiero di sinistra su posizioni quasi dorotee.
Questa debolezza intrinseca al partito, avrebbe rappresentato il più comodo alleato di Governo per i seguaci della Casaleggio S.r.l., avrebbero avuto i voti per realizzare un programma irrealizzabile, sapendo di non poterlo realizzare, ma avendo a portata di mano il capro espiatorio ideale a cui addossare le colpe del fallimento: l'alleato di governo.
Bene ha fatto il PD (partito democratico) a tirarsi indietro da questo abbraccio mortale, che lo avrebbe devastato più di quanto non lo abbia fatto la tornata elettorale non l'infausto (per esso) esito delle urne.
Male ha fatto il Movimento fondato da Grillo ad accettare l'inciucio (contratto) con la Lega che, al contrario del PD (partito democratico) una leadership forte, molto forte, fortissima, ce l'ha, e ha anche una classe dirigente di prima qualità, con pluridecennale esperienza amministrativa e di governo.
I fatti sono che la Lega in pochissimo tempo ha accresciuto in modo iperbolico il proprio consenso, mentre il Movimento dell'honestà ha perso consensi ovunque.
In pratica, l'estrema destra leghista se li sta divorando, con buona pace di tutti quegli ideali di progresso e di giustizia sociale che tanto cari sembrano essere a tutti, ma che in realtà non vengono perseguiti da nessuno.
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