martedì 1 novembre 2016

Bastano le scuse?

Enza Blundo è una senatrice della Repubblica, cioè un alto rappresentante del nostro Parlamento.
Il triste giorno del terremoto che ha colpito Norcia, l'eroica rappresentante lancia una nota teoria complottista (Bufala) sui social network con questa frase: "Il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1! Ancora menzogne per interessi economici del governo".
La Blundo senza macchia e senza paura, non sa che il decreto pensato da Monti nel 2012, che creava scaglioni di rimborso dei danni subiti a seconda dell'etità della scossa, non passò, ma pare che l'ignoranza abbia ora trovato cittadinanza anche fra gli "honesti", mentre prima era esclusivo appannaggio dei vari Scilipoti e Razzi.
Non contenta della vergognosa menzogna (divulgata con honestà), la Nostra ha cercato di farsi bella correggendo il post nel modo seguente: "Il Tg1 apre dichiarando una scossa di 7.1 e poi la declassa a 6.1! Quello che mi preoccupa è la finzione mediatica, perché può fare danni maggiori del sisma stesso! Massima solidarietà e vicinanza per tutti coloro che sono stati danneggiati", in cui sparivano "gli interessi economici del governo".
Alla fine, di fronte a tanta frittata, la Blundo pubblica le sue scuse: "Chiedo scusa a tutti per le dichiarazioni scritte questa mattina. Sono state parole dettate dall’emotività che può coglierci in alcuni momenti di particolare tensione e sconforto in relazione, tra l’altro, ad esperienze vissute. Il lavoro da fare e’ tanto, spero che da domani si possa passare ad altro".
Grillo, se fosse stato nei suoi panni storici di grande comico, avrebbe urlato "Scusa"?
Delle banali scuse ed è tutto finito? La malafede è da dimenticare quanto prima, per passare ad altro?
I gruppi parlamentari hanno inscenato una timida dissociazione, adducendo la solita noiosa litania del tutti posso sbagliare. No, miei cari signori e signore, non  tutti possono, in particolar modo quelli che fanno della questione morale la loro unica grande bandiera.
Il nemico (politico) non va colpito a qualunque costo con la menzogna e la calunnia, il nemico (politico) fornisce da solo grandi occasioni di critica, senza bisogno che si cerchi di trovare il fango sotto le macerie delle zone disastrate.
Da un partito che si autodefinisce "honesto" mi sarei aspettato una forte reprimenda e una censura esemplare di fronte a comportamenti che nulla hanno a che vedere col ruolo istituzionale che si è chiamati a ricoprire.
Non c'è stato, succede quando l'unica qualità vantata è l'onestà e il complottismo dietrologico di bassissima lega.

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