lunedì 25 novembre 2013

Le battaglie e la civiltà.

No alla violenza sulle donne? Certo, che ovvietà.
Mi incuriosisce sapere a quale violenza vogliamo dire di sì, a quella sui bambini? A quella sui diversi? A quella sui lavoratori? A quella sui cittadini onesti? A quella gratuita nelle strade? A quella demenziale negli stadi? A quella su pacifici manifestanti? A quella sui deboli? A quella sugli oppressi? Quella sugli ebrei? Quella sui neri? Quella sui poveri? A quella sugli uomini?
Quale violenza vogliamo approvare, ne esiste qualcuna?
Quella delle banche? Quella dei corrotti? Quella dei prepotenti? Quella dei potenti? Quella degli estremisti benpensanti? Quella degli esportatori di democrazia? Quella delle "forze dell'ordine"? Quella dei controllori della pace? Quella delle Chiese? Quella dei manipolatori dell'informazione? Quella dei fomentatori di futile odio? Quella dei razzisti? Quella di chi non ha altro modo per affermarsi.... ?
Forse (sottolineo forse) una esiste, ma pochi desidererebbero esercitarla, ci potrebbe essere il rischio concreto di diventare persone libere, la libertà è molto violenta, e la violenza va condannata in tutte le sue forme e manifestazioni.

giovedì 14 novembre 2013

Orizzonti nuovi

Avevamo parlato tutto il pomeriggio dei grandi temi della vita ed eravamo volati così in alto che avevamo dovuto comprimere la stanza. L'amore può convivere e sopravvivere come attributo del possesso? Viene prima la libertà o la libertà è un elemento che va modulato a seconda delle situazioni? In estrema sintesi la libertà è un diritto alienabile? E la passionalità è una valida attenutante per fare senza pensare? Chissà quanti prima di noi si sono avventurati su questo stessi sentieri, senza trovare la meta, la troveremo? Possibile che non abbiamo un'idea chiara di quello che vorremmo identificare come Dio? Ci somiglia, non ci somiglia, cambia col nostro cambiamento....?
La guardai con aria interrogativa.
"Appunto!" disse lei con lo sguardo assente, quasi annoiato, mentre temperava una matita.

venerdì 8 novembre 2013

Risposte riposte

Abito qui da quindici anni e non ho preso cattive abitudini, neppure quando ti ho conosciuto, anche se ne avrei avuto motivo. 
Pensa a come sono stato bravo e forte, equilibrato e assennato, mai e poi mai mi sono lasciato andare.
Ma tu hai qualcosa di diverso, mi hai colpito e voglio vederti,  voglio incontrarti per caso e far finta che non ti aspettavo da almeno quattro ore. Voglio che tutto sia fortuito, in fondo è più semplice di quanto non sembri a prima vista, meglio un colpo d'occhio che un colpo al cuore.
Di solito questa è l'ora in cui passi e io ho deciso, mi sono pettinato e ho messo su il mio sorriso migliore.
Ora è la volta di un gesto semplice, apro la porta....... abiti di fronte a me.......abiti?
Cazzo è la porta della cabina armadio.

lunedì 4 novembre 2013

Semantica

Il dubbio è: continuo a camminare e vado all'appuntamento o torno a casa a farmi una doccia e a cambiarmi? Arrivo all'ultimo angolo, quello che viene prima del punto di non ritorno e mi chiedo se una doccia valga una messa. Non capita tutti i giorni una sgnacchera come, come..... come....... com'è che si chiama?.... o cazzo... mi sono dimenticato..... Eppure mi aveva veramente colpito.... ero rimasto folgorato.... un disastro.... un vero disastro..... 
Telefono a Rachele, mi pare che ero con lei, quando abbiamo incontrato Cosa..... accidenti....
"Rachele? Ciao sono io, come si chiama quella tizia che abbiamo conosciuto l'altra sera?.... come quale tizia? quella bella ragazza con quel vestito nero.... Quale altra sera? l'altra sera, quando siamo usciti insieme e siamo andati al ristorante a mangiare..... come quale ristorante quello dell'altra sera.... siamo usciti insieme sempre nelle ultime dieci sere?..... e non ti ricordi quella ragazza e neanche quella sera?..... Non mi sei di molto aiuto, però.... io contavo su di te.... sì va be', ci vediamo stasera al solito posto".
Ecco fatto.... fregato.... la sgnacchera resterà solo un ricordo irrealizzato finchè durerà e, dati i presupposti, non credo che durerà molto..... probabilmente non mi aveva colpito il nome.

Era il tempo

Era il tempo delle castagne e me ne rifilò una, ben assestata, in piena faccia.... meno male che non c'era il riccio..... sarebbe stato seccante.