venerdì 3 agosto 2012

Gli opposti estremismi

Mano a mano che il tempo passa, mi rendo conto che non mi piace essere italiano, seppure la malasorte abbia voluto che lo fossi. 
Tollero poco questa genia, ostaggio della stupidità litigiosa che solo la contrapposizione ottusa, fideistica e integralista sa generare.
La fazione bianca è nemica di quella nera. Non esistono gli avversari politici, interlocutori dialettici, esistono solo  nemici da sterminare, possibilmente fra mille sofferenze, per il solo fatto di avere un'idea diversa dalla nostra.
Becero popolo gravido di stupida ignoranza, che vince l'insicurezza del vivere con la certezza del pensiero unico. Mai un dubbio, mai un brivido, per quanto remoto, di ripensamento. Solo granitiche convinzioni dogmatiche, alla cui ombra inaridisce la facoltà di pensare.
Chiunque si avventuri in un tentativo di analisi critica sull'opera di un personaggio politico, si scontra con l'opposizione giustificativa, agli stupidi occhi di chi la sostiene, che il pari della fazione opposta ha fatto di peggio.
Secondo il vecchio e collaudato criterio di craxiana memoria, per cui se tutti rubano, nessuno è un ladro.
Si rassegnino, dunque, coloro che hanno condotto la propria vita all'insegna di sani e forti principi morali, nell'Italia cattolica si possono pepetrare le più feroci nefandezze ai danni dei propri simili, nella certezza che nessuno potrà condannarci, se non Lui.... che oltretutto, essendo misericordioso, fornisce la speranza più che fondata, di scamparla anche nell'altra vita.

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