La beffa è che l'umanità è stata diivisa in un numero impressionante di classi, ceti sociali. Per complicare la vita, l'intreccio è stato concepito come un nodo gordiano, in modo che non si scorga il vero aspetto dell'enunciato, quello significativo: l'umanità è fondamentalmente divisa in due, quelli che mangiano e quelli che non mangiano.
Detta così sembra oltremodo semplicistica, ma è la realtà oggettiva dei fatti.
Noi siamo tra quelli che mangiano e, pur divisi in "n" sottocategorie, il peggiore di noi sta meglio del migliore dell'altra parte del mondo.
Il punto di forza su cui si regge il nostro sistema di malaffare è, quindi, questo: tutti abbiamo da perdere, anche quello che pensa di non avere alcuna chance.
Per dirla con Fantozzi, prende forza il convincimento di essere sempre stati presi per il culo. Abbiamo organizzato una guerra sociale al nostro interno, per non prendere atto che abbiamo retto il sacco ai ladri e agli affamatori, salvo poi piangere dichiarando la nostra innocenza.
Il ritegno non abita più qui.