mercoledì 28 dicembre 2011

Politically correct

Quando ha sentito il prezzo di un souvenir sulla bancarella di un cingalese, un omone di accento nordico lo ha apostrofato: "ma sei pazzo?". Lo avesse detto a me gli avrei detto che pazzo era lui e "ir budello di su' ma'" e se avesse insistito avrebbe anche preso le "mani sur muso".
Ripensandoci, non sono ingrado di stabilire se questo sia un comportamento semplicemente razzista e, quindi di scarsa importanza perchè riconducibile alla sola stupidità, o vada annoverato a pieno titolo nel ricco catalogo della maleducazione diffusa, assumendo, quindi valore in senso assoluto. 
Se vogliamo dirla tutta, anche il termine "razzista" è sintomatico di pensiero distorto, diventa, infatti difficoltoso parlare di razze nell'ambito della specie umana, ad oggi non abbiamo riscontro di studi che confermino questa bizzarra tesi. Ma l'idea in questione ha fatto strada, soprattutto dove regna l'ignoranza, la supponenza e l'ipocrisia. È diventata un sentimento di massa, attorno al quale nascono "Masanielli" e "Leghe", il cui carico intellettuale è direttamente proporzionale a quello intellettivo.
D'altra parte, il nero "erudito" che mi apostrofa "amico" è maleducato quanto il deficiente che ho incrociato oggi, Se una persona, per quanto straniera, parla un italiano scelto, conosce la differenza fra il "tu" e il "lei". 
Ma, forse, non è neanche da esecrare quest'ultimo, venuto in contatto con un Paese dalla civiltà corrotta, quanto la società che lo raffigura. È il livellamento verso il basso che, come afferma sapientemente un amico conservatore, non è mai sintomo di crescita umana e ha arrecato danni di grave entità.
In un modo o nell'altro ci siamo arrivati e abbiamo aperto un'arena della maleducazione, che rappresenta adesso l'ambiente privilegiato per le relazioni umane..

lunedì 26 dicembre 2011

Sabbia

La vita è sabbia, nemmeno tanto fine, ma sabbia.
Se la metteremo dentro una doppia ampolla scandirà il nostro tempo e i nostri respiri, se la vorremo conservare nelle mani, si dileguerà, lentamente, ma inesorabilmente.

domenica 25 dicembre 2011

L'inno.

Uno degli atti più considerevoli del precedente governo è stato montare il caso "inno", ovvero i calciatori non lo cantano.Per mesi e mesi non si è discusso d'altro.
Poi, finalmente, questi mentecatti ultrapagati, hanno accondisceso a soddisfare questo primario sentimento popolare e hanno cominciato a cantare, prima dell'inizio della partita, l'inno nazionale, quello composto da Michele Novaro e Goffredo Mameli.
Tutti contenti e tutti soddisfatti..... 
C'è qualcuno fra quei deficienti che montarono lo sdegno nazionale su questo importantissimo caso, che ha informato i calciatori che le parole "coorte" e "corte"  non hanno lo stesso significato e che Mameli aveva  scritto "stingiamci a coorte", oppure basta che accennino il motivetto e poi possono dire qualunque cazzata venga loro in mente?
La domanda che mi viene è: "Ma lo conoscete l'inno nazionale, onorevoli?"

sabato 24 dicembre 2011

La vigilia di Natale

Anche quest'anno sta per arrivare, portandosi dietro la sua aurea di magia, seppure in tono minore. 
Anche quest'anno, nonostante tutto, le persone che si guardano in cagnesco per tutto l'anno, si sorridono e si augurano buone feste.
Anche quest'anno si rinnova la sagra dell'ipocrisia che è propria della nostra civiltà a mezzo servizio.
Anche quet'anno lo guardo passare restando alla finestra, non ho voglia di scendere in strada e incontrare mandrie che non stimo e che non stimano me.
Anche quest'anno abbiamo perso un'occasione e la vita continua a scorrerci accanto, nonostante noi, senza trascinarci via.

mercoledì 21 dicembre 2011

Suoni fastidiosi.

Due ragazzotti e una ragazza occupavano la pista ciclabile che percorrevo. Ho suonato il campanello perchè si scansassero, mi hanno mandato affanculo.... forse gli dava fastidio il campanello. La prossima volta che dovesse capitare, mi fermo e li ammazzo di botte.

giovedì 15 dicembre 2011

Clima

Per arginare la crisi incombente, il governo ha proposto modalità comportamentali a forte contenuto d'innovazione, che dovranno essere poste in essere dai cittadini italiani a partire dal primo gennaio 2012. 
Tali norme sono contenute nel "decreto salvapalle", che verrà presentato al Parlamento domani e sul quale non si potrà emendare alcunché, non essendoci margini di modifica.
Il decreto così strutturato, ottenuta la fiducia delle Camere, disporrà per l'anno 2012 quanto segue:
  • le vacanze si svolgeranno in un clima vacanziero
  • il lavoro richiederà un clima lavorativo
  • il riposo necessiterà di un clima tropicale, che favorisce una dignitosa sonnolenza.

La caduta 2

Volevo provare almeno una volta l'emozione del successo.
Volevo solo una volta, una e basta.... non volevo diventarne dipendente.
Insomma, volevo a tutti i costi provare l'emozione del successo.
Per coronare il mio sogno mi sono rotolato nel letto e sono caduto: una frana.

mercoledì 14 dicembre 2011

Dove sei?

Dove sei?
Dove sei tu che non ho conosciuto e che sei sparita prima di apparire?
Ci sei?
E se ci sei, dimmi dove sei. Non ne posso più di cercarti e non trovarti.
Una sola domanda mi esce direttamente dal cuore: esisti?
Se mi rispondi non potrai più negare.

Toh.....sono tornate le Br.....

Puntuali come la morte (mi si passi il termine) sono tornate a farsi sentire le voci del dissenso.... e io che mi ero preoccupato. Sono apparsi nel momento in cui c'è la possibilità di una ribellione vera contro il sistema e hanno fatto quello che sanno fare meglio: facilitare l'adozione di leggi speciali per reprimere il pericolo per la democrazia.
Gli anarchici, secondo la migliore tradizione, mettono le bombe... anzi, in ossequio alla crescente presenza del "telemarketing", le inviano per posta, come faceva la famosa "Postal Market", ai loro clienti e scatenano la caccia alle streghe degna dei nostri migliori anni di piombo.
I comunisti, invece, tornano a far sentire la voce delle Brigate Rosse, con un tempismo davvero encomiabile, rispetto al rischio che il salasso in atto nei confronti della povera gente, potesse essere pretesto di moti di piazza.
Non c'è che dire, meno male che ci sono i bombaroli e i brigatisti de noantri, altrimenti sarebbero potute accadere cose disdicevoli... che so, magari la ribellione dei poveracci contro chi vuole depredarli ulteriormente.
Bisognerebbe fare presente questa cosa al Presidente, magari potrebbe pensare di insignire questi gruppi benemeriti di un'onorificenza al merito della Repubblica....

Pensare

Penso a te e tu non ci sei.... sono io che non ti so pensare, o sei proprio tu che sei altrove? E se sei altrove, perchè non torni, così che possa pensarti e vederti, come è sempre stato...
Non puoi farmi abituare alla tua presenza e poi sparire e farmi venire le crisi di astinenza...... mi ascolti? mi stai sentendo..... Anita. parlo con te!

giovedì 8 dicembre 2011

I social network

È triste doverlo riconoscere, ma credo che i governi che si sono fin qui succeduti, hanno ben rappresentato la meschinità e la bassezza del popolo che li ha espressi.
Viaggiando per i vari FB o TW, si scoprono soloni de noantri che, con la naturalezza dell'ignoranza, sentenziano ricette e soluzioni per le criticità collettive, sparando a zero con una benda davanti agli occhi.

mercoledì 7 dicembre 2011

Lacrime e merda

La professoressa dell'ex Welfare, è come quel signore che voleva farsi visitare dal primario di oculistica, perchè ogni volta che si trovava ad andare d'intestino, produceva degli "anufatti" di dimensioni abnormi e si domandava come mai, in quel frangente gli occhi lacrimassero.
Per dirla coi puristi della lingua italiana, se alla nostra ministra sono salite le lacrime agli occhi, è evidente che la cacata doveva essere grossa assai.

sabato 3 dicembre 2011

Per mari e per Monti

Una volta c'era un camino sul cammino di Comino, lungo il quale si trovava una pianta di cumino. Oggi non solo non ci sono più cammini, ma anche i camini sono minoritari, sostituiti dai meno romantici termosifoni.
È una questione di stile, ma gli strali del perbenismo non lasciano molto spazio a chi, come Gertrude, decise di farsi la monaca di Monza, invece che l'autodromo.
I cavalli, sia vapore che no, sono una ricchezza della terra, solo la sciocchezza dell'umanità potrebbe sciupare questo dono. Ma come conciliare le esigenze di tutti? Non si può, non si può, non si può.