domenica 8 maggio 2016

Illegittima difesa

Dal momento che anni di politiche approssimative in tema di sicurezza e controllo del territorio hanno lentamente portato al degrado sociale che è sotto gli occhi di tutti, da più parti, in special modo da quelle dei seminatori d'odio e di dittatura, fervono i preparativi per superare l'attuale CCP per quanto attiene l'eccesso di legittima difesa.
Non essendo giuristi, non staremo qui a disquisire il punta di forchetta, ma fa specie la posizione assunta da più parti della destra populista italiana, per cui se uno si difende in casa propria, non deve essere indagato, né perseguito.
Il Dux del nord Matteo Salvini, ha correttamente messo in luce alcuni paradossi dell'attuale sistema, ma da qui al tutto è consentito, come dice lui, ce ne corre.
Tendenzialmente l'argomento ha due sfaccettature importanti, la prima riguarda il pericolo dell'incolumità personale, il secondo la violazione della proprietà.
Appare in tutta evidenza che nel primo caso, l'azione penale dovrebbe essere pressoché nulla, in quanto, a fronte di uno Stato latitante, il cittadino non può essere limitato nel compiere ogni azione difensiva atta a salvaguardare sé stesso e i membri della famiglia, perfino nel malaugurato caso che tale azione provochi la morte del o degli aggressori.
Più complesso è affrontare l'argomento difesa dei propri beni.
La domanda principe è: la difesa dei miei beni vale la morte di un individuo, per quanto spregevole esso sia?
La mia risposta emotiva è certamente sì, ma è chiaro come tale risposta sia sbagliata.
Il cittadino può essere giustificato e non condannato quando ci si trovi di fronte ad azioni che provocano il ferimento o la morte di malviventi, il cui comportamento non ha dato luogo a pericolo alcuno per l'incolumità personale dei derubati?
È evidente che non lo è. Nessuno può sentirsi autorizzato a sparare a un'altra persona, a meno che non corra seri pericoli per la propria incolumità. E pur prenendo atto di quanto complicato sia trovare il discrimine fra il giusto e l'ingiusto, non possiamo avvallare le tendenze criminogene che alcuni importanti esponenti politici stanno tendando di banalizzare per trasformare la nostra società in un incontrollabile covo di giustizieri.