I segni del tempo sono solo quelli che caratterizzano la nostra fisionomia col passare degli anni, o qualcosa di diverso scolpisce la nostra mente e ci fa vedere i profili degli eventi attraverso occhi che hanno muitato in modo inesorabile la loro capacità di elaborazione?
E perchè, a un certo punto pare che il passato sia migliore del presente? Molti spiegano il fenomeno affermando che il tempo trascorre e sbiadisce i ricordi cattivi, mentre colora in modo vivace quelli positivi, che restano, quindi, nella memoria, come verità assoluta.
Il fatto che mi ha spinto a pensare è stata una manifestazione molto suggestiva che si svolge una volta l'anno in città, nell'occasione del festeggiamento del Santo Patrono Ranieri Scacceri.La sera della viglia della festa, i profili dei palazzi che si affacciano sul fiume, vengono marcati con delle strutture in legno (biancheria) in cui vengono collocati lumini di cera accesi, dando origine a uno spettacolo che definire suggestvo è poco. I miei ricordi di ragazzo scellerato riportano un relativo silenzio, per quanto potesse essere silenziosa la folla che si riversava sui lungarni per ammirare la città, in attesa dello spettacolo pirotecnico, che si chiudeva coi tre colpi tanto somiglianti alle salve di cannone.
Nulla a che vedere con l'attuale manifestazione, accompagnata dal fastidioso suono dela discoteca privata, di cui ogni esercizio commerciale ha ritenuto di doversi dotare.
Il brusio della folla che passeggia sui lungarni è un soffio rispetto al ritmo pulsante della musica che ciascuno propone davanti al proprio negozio.
Una scelta musicale degna delle sale da ballo (una volta si chiamavano così) della Versilia.
La folla si è riempita di giovani sempre più ubriachi, quando non "stonati" da altro.
Uno potrebbe pensare a un eccesso di moralismo, non lo è. Per quanto mi riguarda, ognuno, quando fa sul suo, si può anche buttare nel fiume e scegliere se affogare o tornare a riva.
No, è che si è snaturato il significato profondo dell'evento, che ha perso il suo fascino originario, per trasformarsi in fiera paesana, perlatro venuta male, perchè non viene proposto il gioco del porcellino.
È vecchiaia? È nostalgia? È rabbia o dolore per il tempo che passa?
È che il passare del tempo cambia le cose e cambia anche le nostre capacità di percezione e la nostra capacità di condivisione.
Lo vediamo come un'involuzione peggiorativa del come eravamo, mentre è solo e banalmente un cambio di paradigma che solo la vita può determinare.