Ed è così che le avanguardie democristiano-leniniste cingono d'assedio il potere.
In giro si trova un numero sempre crescente di persone pronte a scendere in piazza per la rivoluzione.
Strana metamorfosi.
Un intero popolo di opportunisti, si raggruppa contro il potere da essi stessi creato e sostenuto nei tempi delle vacche grasse, sotto l'egida del nuovo valore fondante dell'apparire italiano: l'onestà.
L'onestà (degli altri) è la parola d'ordine di tutti i nuovi farabutti, grassatori e millantatori, che siano essi stellati o affratellati o legati o forzati o renzati o montati o qualsiasi altra cosa.
Una virtù, in verità, di cui sono piene le fantasie e le letterature, ma che è sempre stata poco praticata.
Ed è in tutta evidenza che un popolo di truffatori, ladri, malversatori, bugiardi e chi più ne ha più ne metta, non può che scegliere di farsi governare da propri simili..... salvo poi, quando la torta finisce, o si assottiglia sensibilmente, ribellarsi puntando l'indice contro i corrotti, i malfattori.
D'altronde i farabutti sono sempre gli altri, noi abbiamo solo comportamenti virtuosi, da quando lasciamo l'auto nello spazio riservato ai portatori di handicap, a quando approfittiamo delle nostre conoscenze per prenotare visite saltando file, o quando cerchiamo raccomandazioni per primeggiare in un concorso, o quando cerchiamo l'amico per farci cancellare una multa o quando decidiamo di non ritirare una ricevuta in cambio di uno sconto, o quando portiamo dal commercialista la nostra dichiarazione di redditi da fame a bordo del nostro suv da decine di migliaia di euro...... e potrei continuare.
Brutta malattia l'ipocrisia e non ne siamo imbevuti.
Ma forse ha ragione chi sostiene che si tratta di peculiarità umane, è uno dei nostri libri più impoprtanti che riporta storie di occhi, di travi e di pagliuzze.