giovedì 18 luglio 2013

E le cose scorrono.

Diceva John Lennon che la vita è ciò che accade mentre sei impegnato a fare altro. Migliaia di perle sono state spese per esaltare la fugacità della vita e incentivare il "Carpe diem", ma con scarsi risultati.
L'essere umano è tendenzialmente conservatore e preferisce passare il tempo a rimpiangere, piuttosto che assaporare quello che, sia pure in modalità ogni volta diversificate, la vita offre.
Come se ci fosse una perniciosa attrazione verso la tristezza.
Vero è che l'allegria è uno status che perdurando nel tempo conduce alla follia, ma è altrettanto vero che l'idea bohemienne della malinconia come motore del sentimento creativo è una bufala che ci hanno rifililato le nostre devastanti eredità ottocentesche.
È per questo che la spirale negativa prende il sopravvento. Non sappiamo adattarci ai cambiamenti e qualunque cosa buona provenga da essi è da considerare peggiore delle precedenti e, quindi non degna di nota.
Eppure la vita è fatta di cambiamenti continui e forse, dico forse, sarebbe opportuno studiare una strategia per assaporare l'attimo fuggente, ogni qual volta questo si presenti, sotto qualsiasi forma, ma se lo facessimo, come potremmo crogiolarci nel brodo delle nostre malinconie?

mercoledì 10 luglio 2013

La normalità.

Tutti mi dicono che sono tornato alla normalità.
Bene, torniamoci, ma è normalità questa?
Da un ventennio esatto abbiamo un delinquente al comando della Nazione, che non vuole rispondere dei propri crimini perché eletto dal Popolo e, per tale motivazione, non giudicabile ai sensi delle vigenti Leggi.
Bizzarro Paese, dove da anni si sostiene che se tutti dessero il proprio contributo secondo quanto previsto dalle regole, saremmo l'oasi più felice del mondo. Ma si sa che la felicità non è di questo mondo e quindi, si ruba ai poveri per donare ai ricchi.... ma che geni quei Magnus e Bunker.
Se uno non si informa per un mese e mezzo non perde alcunchè.... non è cambiato nulla, soliti discorsi, solite facce da delinquenti, con contorno di nastri rosa con facce da meretrici d'alto bordo.
Peccato, sono stato in una terra poverissima, molto più di noi, in cui i funzionari pubblici facevano il loro dovere, altrimenti la popolazione si sarebbe fortemente arrabbiata. Noi non riusciamo nemmeno a sistemare un marciapiede rotto.
Sempre lo stesso spettacolo, dare le colpe e prendersi i meriti. Forse è per questo che non sono mai stato amante della normalità.