Natale è passato da poche ore e tutto sembra volgere verso altri lidi. Il "siamo tutti più buoni", o il "aiutiamo chi sta peggio" ha repentinamente ceduto il posto al "cosa fate l'ultimo dell'anno?".
Già, passata è la festa, odo augelli far domande sul futuro.
Ma come non comprendere, come non provare un moto di solidarietà umana, in fondo i Maya ci avevano dati per spacciati solo pochi giorni fa.... e invece è filato tutto liscio, compresi il solstizio e l'allineamento dei pianeti, come non fare tesoro di questa lezione che ha evidenziato a ciascuno di noi quanta poca cosa siamo?
Quindi è chiaro che in un rinnovato orizzonte, si facciano ora largo tematiche di rilievo.... "cosa facciamo l'ultimo dell'anno?", con buona pace del buon senso dei buoni sentimenti attivati dall'incombente catastrofe distruttrice.
I consumi sono crollati, abbiamo meno soldi e meno felicità. Possiamo lenire tutto questo? Non dovrebbe essere così difficile recuperare un aspetto che abbia una parvenza significativamente umana, che sostituisca in tempi rapidi la beota voglia di trenini del "meu amigu Charlie".
Ma c'è che quando si va alla stazione occorre prendere un treno che ci passa.... un po' come mangiare quello che passa il convento. Per ora va così, ma cambierà? È mai stato diverso?
Forse abbiamo solo abboccato all'amo...... forse.