Non è nostra intenzione rivisitare il grande successo con cui l'indimenticato Nino Ferrer ci metteva a parte della ricchezza del suo carnet di numeri telefonici a cui rivolgersi in momenti di particolare solitudine.
Il telefono ha cambiato pelle e da strumento per stabilire un contatto preliminare all'incontro, è diventato surrogato esso stesso dell'incontro medesimo.
Si telefona nell'illusoria convinzione di mantenere vivi i rapporti interpersonali, fino ad arrivare all'estremizzazione del sesso che passa attraverso i fili del telefono, invece che attraverso una canonica unione di corpi in cerca di piacere.
In una società dell'apparire, fatta esclusivamente di enunciati e di proclami, questo rappresenta la normalità, anche se surrogare i rapporti veri non sia attribuibile alla società medesima, ma , semmai, a un pericoloso gioco di causa effetto, determinato dalla superficialità e dalla minore responsabilità che il ricorso a queste false tecniche aiuta in modo incontrovertibile.